Soci fondatori

Sono un medico specialista in Neurologia. Dopo la scoperta di essere affetta da tumore ovarico la mia vita è cambiata: sono andata in pensione e svolgo la mia attività come libera professionista, il mio lavoro mi piace molto e non voglio abbandonarlo.
Ho fondato ACTO perché credo necessario informare le altre donne su questa patologia, sostenere la ricerca per individuare causa e soluzioni, in una parola combattere per vincere questa malattia.

Sono ragioniera e perito commerciale. Lavoro come contabile e amministratrice presso la nostra azienda da circa 23 anni. Vita tranquilla fino al 2011 anno in cui alla mia mamma fu diagnosticato, dopo infinite e sbagliate indagini, un tumore ovarico. Paura, incertezze, dubbi, solitudine hanno avvolto la nostra vita. Il suo sorriso, la sua speranza e voglia di vivere fino al momento della sua scomparsa i hanno portata a far parte dell'ACTO. Intendo con il mio piccolo contributo aiutare; dare conforto e coraggio a chi si trova in questa terribile situazione; intendo anche promuovere la ricerca e la conoscenza a livello preventivo.

Sono un Collaboratore Sanitario Infermiere da circa venti anni. Amo il mio lavoro e l'ho scelto sin da quando ero giovanissima, lo svolgo con passione e poter dare sostegno a coloro che ne hanno bisogno mi ha motivata ulteriormente, dopo aver incontrato Adele Leone, a credere che qualcosa di importante andasse fatto per sostenere tutte coloro che affrontavano un così drastico cambiamento di vita e con loro anche i familiari. Questa associazione era un sogno…oggi è realtà.

Mi sono diplomata circa due anni fa e ho conseguito il titolo di Tecnico dei Servizi Sociali, nello specifico come Dirigente di Comunità, in quanto credo che il mio percorso di vita sia verso all’ offrire aiuto a chi ne ha più bisogno.
Nel febbraio 2011 mi è stato diagnosticato un tumore, ad oggi, dopo quasi quattro anni, tutto procede per il meglio, e il destino ha voluto che incontrassi donne che hanno attraversato come me questa e altre malattie simili, e mi ha unita a loro tanto da creare questa associazione.
Ho deciso di entrare a far parte del direttivo ACTO Bari, e quindi diventarne socia, in quanto credo, come molte di noi, che mediante le nostre esperienze con la malattia, potremmo informare, sostenere ed aiutare tutte le persone che ancora ignorano codesta malattia, e chi la sta vivendo.

Sono informatica e ho lavorato nelle più grandi aziende italiane del settore. Un lavoro gratificante e molto impegnativo, il 1/1/2013 sono andata in pensione ed ho fatto molti progetti per la mia nuova fase della vita, ma il 2/1/2013 mia sorella ha scoperto di avere un tumore ovarico. Progetti e programmi sono stati presto rivisti ed oggi mi occupo a tempo pieno dell’associazione ACTO Bari.

Laureata in Lettere e Filosofia, lavoro in una grande Azienda di Telecomunicazioni in un’attività che mi impegna a confrontarmi con diverse realtà interne ed esterne all’Azienda. Sposata e madre di un bambino di 11 anni, alla fine del 2009 mi è stato diagnosticato un carcinoma ovarico. Dal giorno della diagnosi ho incominciato la mia “avventura” nel “mondo “ della malattia che ha riportato, ad oggi, la mia necessità di testimoniare e condividere con altre donne questa esperienza di Vita. L’entusiasmo che mi ha coinvolto nel partecipare alla costituzione dell’associazione nasce dalla certezza che, tra gli obiettivi dell’ACTO, sia fondamentale accompagnare le donne a proseguire il proprio progetto di VITA, mediante la prevenzione, l’assistenza e la ricerca.

Consiglio Direttivo

Sono informatica e ho lavorato nelle più grandi aziende italiane del settore. Un lavoro gratificante e molto impegnativo, il 1/1/2013 sono andata in pensione ed ho fatto molti progetti per la mia nuova fase della vita, ma il 2/1/2013 mia sorella ha scoperto di avere un tumore ovarico. Progetti e programmi sono stati presto rivisti ed oggi mi occupo a tempo pieno dell’associazione ACTO Bari.

Sono ragioniera e perito commerciale. Lavoro come contabile e amministratrice presso la nostra azienda da circa 23 anni. Vita tranquilla fino al 2011 anno in cui alla mia mamma fu diagnosticato, dopo infinite e sbagliate indagini, un tumore ovarico. Paura, incertezze, dubbi, solitudine hanno avvolto la nostra vita. Il suo sorriso, la sua speranza e voglia di vivere fino al momento della sua scomparsa i hanno portata a far parte dell'ACTO. Intendo con il mio piccolo contributo aiutare; dare conforto e coraggio a chi si trova in questa terribile situazione; intendo anche promuovere la ricerca e la conoscenza a livello preventivo.

Sono un Collaboratore Sanitario Infermiere da circa venti anni. Amo il mio lavoro e l'ho scelto sin da quando ero giovanissima, lo svolgo con passione e poter dare sostegno a coloro che ne hanno bisogno mi ha motivata ulteriormente, dopo aver incontrato Adele Leone, a credere che qualcosa di importante andasse fatto per sostenere tutte coloro che affrontavano un così drastico cambiamento di vita e con loro anche i familiari. Questa associazione era un sogno…oggi è realtà.

Laura Coluccia, nata l'11/1/1955. Ho svolto la professione di educatrice professionale all'interno di una comunità educativa per minori a rischio. Felicemente sposata da 49 anni, madre di due figlie e nonna di tre nipoti. Sono una persona socievole, determinata ed intraprendete. Ho conosciuto l'associazione per un problema di salute personale scegliendo poi di impegnarmi per la mia città di Lecce in quest'ambito.

Sono una ginecologa in pensione da più di 3 anni, dopo aver lavorato per 39 anni presso il reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale Di Venere di Bari. Mi sono iscritta ad ACTO Bari nel dicembre 2014 avendo saputo che la mia amica e collega di università, Adele Leone, aveva fondato questa Alleanza contro il Tumore Ovarico a Bari, una della prime sedi in Italia. Adele aveva scoperto di essere ammalata di tumore ovarico a gennaio del 2013 e, dopo aver affrontato l’intervento e le prime cure, si era lanciata in questa iniziativa bellissima, umana e scientifica che ha curato fino all’ultimo suo giorno. Ho aderito sperando di poter dare il mio contributo a questa Associazione che continuerà ad essere, per Annamaria Leone e per noi tutte, in nome di Adele.

Sono portatrice della mutazione BRCA1, una condizione genetica che predispone al tumore al seno e all'ovaio. Come molti dei miei familiari, ho vissuto l'esperienza dolorosa della malattia. Questa sfida personale mi ha spinto a reagire e a lottare per i diritti di chi, come me, è ad alto rischio eredo-familiare. Quando ho incontrato ACTO Puglia ho trovato risposte concrete e un sostegno solido a tante persone come me. In una regione dove i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura per le famiglie ad alto rischio genetico non sono ancora omogenei, ACTO Puglia rappresenta una risorsa vitale. Ho stretto legami significativi con le fondatrici e le altre componenti del Consiglio direttivo dell’associazione, donne straordinarie che condividono il mio impegno per migliorare la condizione di chi affronta la sfida quotidiana per la gestione delle patologie oncologiche femminili nella nostra Regione. Il mio obiettivo particolare è contribuire attivamente a diffondere la conoscenza sui percorsi di prevenzione e cura, offrire supporto a chi ne ha bisogno e difendere i diritti delle persone portatrici di mutazione BRCA1. Credo fermamente nella forza della comunità e nel valore del sostegno reciproco. Con determinazione e passione, spero di operare per fare la differenza nella vita di tante persone.

Sono informatica e ho lavorato nelle più grandi aziende italiane del settore. Un lavoro gratificante e molto impegnativo, il 1/1/2013 sono andata in pensione ed ho fatto molti progetti per la mia nuova fase della vita, ma il 2/1/2013 mia sorella ha scoperto di avere un tumore ovarico. Progetti e programmi sono stati presto rivisti ed oggi mi occupo a tempo pieno dell’associazione ACTO Puglia.

Ho lavorato come impiegata c/o la Ragioneria Territoriale dello Stato (Ministero Economia Finanza) di BA/BAT in qualità di impiegata per anni 42 e sono andata in pensione dal 1°marzo 2020 e si è aperta una nuova fase della mia vita… Nell’agosto del 2017, a seguito del consueto controllo ginecologico, preciso che non accusavo alcuna sintomatologia, mi è stato diagnosticato un carcinoma dell’endometrio stadio IVB. A settembre 2017 sono stata operata ed eseguito 6 cicli di chemioterapia ogni 21 giorni. Da allora eseguo follow up ogni 4 mesi e, finora tutto procede per il meglio. Durante le infiltrazioni di chemioterapia, ho avuto modo di conoscere tante donne e le loro storie. Sono venuta a conoscenza dell’associazione ACTO il cui compito primario è quello di informare sul tumore ovarico, spesso subdolo e indolore; promuovere attività di assistenza ai pazienti oncologici, nonché sostenere la ricerca. Quando mi è stato proposto di entrare a far parte del direttivo ACTO ho accettato con grande entusiasmo, in quanto, ho sentito la necessità di portare la mia esperienza con la malattia per sostenere chi la sta vivendo e soprattutto informare chi, purtroppo, ancora la ignora, essendo il tumore ovarico, spesso senza sintomi.

Laureata in Lettere e Filosofia, lavoro in una grande Azienda di Telecomunicazioni in un’attività che mi impegna a confrontarmi con diverse realtà interne ed esterne all’Azienda. Sposata e madre di un bambino di 11 anni, alla fine del 2009 mi è stato diagnosticato un carcinoma ovarico. Dal giorno della diagnosi ho incominciato la mia “avventura” nel “mondo “ della malattia che ha riportato, ad oggi, la mia necessità di testimoniare e condividere con altre donne questa esperienza di Vita. L’entusiasmo che mi ha coinvolto nel partecipare alla costituzione dell’associazione nasce dalla certezza che, tra gli obiettivi dell’ACTO, sia fondamentale accompagnare le donne a proseguire il proprio progetto di VITA, mediante la prevenzione, l’assistenza e la ricerca.

Comitato scientifico

Il Comitato Tecnico Scientifico è composto da quindici esperti, uomini e donne, che mettono a disposizione dell’Associazione le loro competenze in questo campo, riconosciute a livello nazionale ed internazionale.

  Silvio Anastasio 

Ginecologo ospedaliero in pensione

  Gennaro Cormio 

Direttore Ginecologia Istituto Tumori di Bari, Professore Ordinario Ginecologia Oncologica Università degli Studi "Aldo Moro"

  Silvia Costanzo 

Psicongologa, Psicoterapeuta e Sessuologa 

  Emanuella De Palma 

Ginecologa ospedaliera in pensione

  Francesco Legge 

Direttore Ginecologia e Ostetricia Ospedale "F. Miulli" di Acquaviva delle Fonti, Professore Associato Ginecologia alla LUM

  Vera Loizzi 

Dirigente Ginecologia Istituto Tumori Bari e Professore Associato in Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi "Aldo Moro"

  Marco Marinaccio 

Dirigente Ginecologia Policlinico di Bari, Professore Aggregato Università di Bari - Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana

  Emanuel Naglieri 

Dirigente Medico Oncologia Medica Istituto Tumori di Bari

  Luigi Nappi 

Professore Ordinario Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Foggia 

  Nicoletta Resta 

Direttore Genetica Medica Policlinico di Bari e Professore Ordinario Genetica Medica Università degli Studi "Aldo Moro"

  Graziana Ronzino 

Dirigente Medico U.O. Oncologia Ospedale Vito Fazzi di Lecce

  Erica Silvestris 

Dirigente Medico Ginecologia Istituto Tumori di Bari, specialista in oncofertilità

  Felice Spaccavento 

Direttore FF Unità Complessa Cure Palliative ASL Bari

  Emilio Stola 

Direttore S.C. Ostetricia e Ginecologia Ospedale SS. Annunziata di Taranto

  Surgo Alessia 

Dirigente Medico Radioterapista Ospedale "F. Miulli" Acquaviva delle Fonti, Professore Associato Università LUM - Dipartimento Medicina e Chirurgia