Che cos’è?

Il tumore dell'ovaio, delle tube di Falloppio e del peritoneo è la neoplasia che origina dalle ovaie (gli organi femminili responsabili della formazione degli ovuli), le tube di Falloppio (gli organi che connettono le ovaie con l’utero) e il peritoneo (il rivestimento della parete e degli organi addominali). Nonostante siano organi differenti, i tumori che originano da ovaie, tube e peritoneo rientrano nella stessa categoria e per semplicità vengono definiti come “tumore ovarico”. 

E’ l’ tumore più diagnosticato tra le donne e tra i più gravi a causa della sua elevata mortalità. La letalità è causata dalla mancanza di strumenti di screening o di diagnosi precoce e dalla presenza di sintomi poco riconoscibili, per cui il tumore viene diagnosticato in fase avanzata nel 80% circa dei casi. Colpisce con più frequenza oltre i 50 anni. In Italia circa 50.000 donne convivono con questo tumore e ogni anno si registrano circa 6.000 nuovi casi (Dati AIOM 2022).

Tutte le donne sono a rischio di tumore ovarico, ma hanno un rischio maggiore le donne con familiarità per tumore ovarico o del seno oppure quelle che hanno ereditato un’alterazione genetica predisponente.

Per la sua gravità e complessità deve essere curato solo nei centri di alta specialità, esperti nel trattamento di questa patologia.

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Prevenzione, diagnosi, terapia

Per combattere il tumore ovarico occorre agire in tempo

prevenzione
Quali sono i fattori importanti?
Non esistono strumenti di prevenzione secondaria o di diagnosi precoce.

Conoscere i fattori di rischio e di protezione migliora la diagnosi tempestiva.

Una prevenzione primaria è offerta dall’asportazione delle ovaie e delle tube a scopo profilattico in pazienti ad alto rischio di sviluppare una neoplasia ovarica, tra cui le pazienti affette da mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2.

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diagnosi
Come riconoscere i sintomi premonitori
ll tumore dell'ovaio dà sintomi vaghi e spesso sottovalutati perché comuni ad altre patologie.
I passi della diagnosi
In caso di sintomi ricorrenti rivolgersi subito al ginecologo.
Stadi e prognosi
Il carcinoma ovarico può essere diagnosticato in quattro diversi stadi.

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terapia
Trattamento chirurgico
La chirurgia rappresenta, in molti casi, lo step iniziale del trattamento del tumore ovarico.
Trattamento medico
Consiste nella chemioterapia con farmaci tradizionali, eseguita prima o dopo l’intervento chirurgico, insieme ai farmaci innovativi.
Trattamento psicologico
Psiche e qualità di vita al centro

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Centri di cura

 

L’IMPORTANZA DEL CENTRO DI CURA SPECIALISTICO

A causa della loro eterogeneità i tumori ginecologici sono neoplasie molto complesse che hanno un diverso andamento clinico e una diversa risposta alle terapie nelle diverse pazienti. Pertanto tali patologie devono essere trattate in centri di cura di alta specialità che garantiscono un approccio multidisciplinare. Numerosi studi hanno dimostrato che la cura delle pazienti nei centri di alta specialità si traduce in un significativo miglioramento della cura, della sopravvivenza e della qualità di vita.

Ospedali di riferimento Acto  

All’interno dei Comitati Scientifici delle associazioni Acto sono presenti i rappresentanti dei centri di ginecologia e ginecologia oncologica di primo riferimento regionale. 

Scopri la mappa dei centri di riferimento Acto

Istituti italiani per la Ricerca e la Cura in Ginecologia Oncologica   

In Italia operano MITO (Multicenter Italian Trial on Ovarian Cancer) e MaNGO (Mario Negri Gynecologic Oncology Group) due gruppi  di ricerca in ginecologia oncologica che hanno l’obiettivo di promuovere la ricerca clinica più avanzata e favorire una gestione ottimale delle pazienti.

Scopri l’elenco  degli ospedali associati alla rete  M.I.T.O - Multicentre Italian Trials in Ovarian Cancer

Centri europei certificati per la chirurgia dell’ovaio 

In Europa sono 120 i centri ospedalieri di alta specialità certificati per la chirurgia dell’ovaio. La certificazione è rilasciata dalla Società Europea di Ginecologia Oncologica (ESGO), l’autorità che stabilisce gli standard multidisciplinari in oncologia ginecologica per tutti i Paesi europei.


Scopri la mappa dei centri certificati ESGO per la chirurgia dell'ovaio in Europa

Perchè parlare di rischio genetico?

Il rischio genetico è la maggiore predisposizione che un individuo ha verso una malattia a causa di una alterazione genetica che ha ereditato dai genitori.

Se uno dei genitori è portatore della mutazione dei geni BRCA1 o BRCA2, i figli hanno il 50% di probabilità di ereditarla; se ciò avviene, rischiano maggiormente di sviluppare un tumore del seno (uomini e donne)  e dell’ovaio (donne). Il rischio aumenta perché i geni mutati non sono più in grado di svolgere la loro funzione, cioè arrestare l’aumento incontrollato delle cellule anomale che potrebbero causare l’insorgenza del tumore. Ereditare questa mutazione non significa sviluppare sicuramente un tumore ovarico ma solo avere una maggiore predisposizione ad ammalarsi. Il 15-25%  dei tumori ovarici sono associati a mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2.

La scoperta della mutazione BRCA ha permesso di rivoluzionare le cure del tumore ovarico nelle donne malate e ha offerto alle donne sane a rischio ereditario la prima e unica possibilità di prevenzione primaria che ostacola l’insorgenza della malattia combattendo le cause e i fattori predisponenti. La mutazione si rileva con il test genetico BRCA che è di due tipi: somatico, cioè eseguito sul tessuto tumorale della paziente, e germinale, eseguito con prelievo del sangue sulla paziente e sui suoi familiari per individuare la trasmissione ereditaria della mutazione. Le pazienti che risultano affette da tumore ovarico BRCA mutato sfruttano al meglio l’effetto dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare. Sono farmaci innovativi che hanno cambiato la vita di tutte le donne con tumore ovarico grazie alla capacità di allontanare la ripresa della malattia (recidiva) garantendo una più lunga sopravvivenza con una buona qualità di vita.

Per saperne di più

Da non dimenticare
1
Tutte le donne sono a rischio di tumore ovarico
2
Il tumore ovarico è tra le neoplasie ginecologiche più aggressive
3
Il tumore ovarico non si può prevenire né diagnosticare precocemente
4
Il Pap test non rileva il tumore ovarico
5
La pillola anticoncezionale riduce il rischio di tumore ovarico
6
Imparare a riconoscere i sintomi della malattia aiuta la diagnosi tempestiva
7
Una storia familiare di malattia aumenta la probabilità di sviluppare un tumore ovarico
8
Ereditare una mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2 aumenta fino a 50 volte il rischio di malattia.
9
Rilevare la mutazione garantisce cure personalizzate alla paziente e prevenzione primaria ai suoi familiari
10
Per complessità e gravità il tumore ovarico deve essere curato solo nei centri specializzati