Madre operata in attesa di istologico: che fare dopo?

Gentile Dottoressa,

le scrivo per avere un parere in merito allo stato di mia mamma. Mia madre di 73 anni è stata operata al San Giovanni di Roma a fine febbraio 2017. Il medico che l'ha operata è stato il Dottor Carmelo Parisi del team del Dottor Maneschi. Da indagine ecografica risultava una formazione solo ad una ovaia, in sede operatoria il medico ha deciso di togliere le ovaie, l'utero, i linfonodi, anche se a una indagine visiva risultavano poco ingrossati, e l'omento (non so se tutto o una parte) perchè risultava nell'omento un nodulino di 1 cm (l'ha descritto macroscopicamente metastatico).

Mia madre aveva fatto anche la tac con mezzi di contrasto, quasi totale, ed era andata bene, non risultavano visibili metastasi. Inoltre leggendo su internet le avevo fatto fare anche il marker eh4, e questo parametro risultava altino ma all'interno del range di normalità. Adesso stiamo aspettando il risultato dell'esame istologico. Le scrivo perchè alla luce della sua esperienza vorrei sapere cosa mi potrei aspettare e se potrebbe essere sufficiente quanto fatto, se forse deve proseguire la cura con chemioterapia e con quali tipi di farmaci. Grazie per la sua gentile risposta.

AG


Gentilissimo,

comprendo la preoccupazione ma non deve farsi prendere dal panico e dalla fretta. L'esame istologico sara' l'unica risposta alle sue domande. Anche se la TAC non vede niente, sarà l'esito finale dell'istologico a dirci come stanno le cose e se è necessario o meno fare qualche terapia dopo, perche' la tac non vede noduli piu' piccoli di mezzo centimetro e la singola cellula tumorale, che cambia lo stadio di malattia,  si vede al microscopio e non alla tac. Per cui aspettiamo qualche giorno che arrivi l'istologico e su quello, solo su quello, decideremo la prosecuzione delle cure
Un abbraccio,


ketta Lorusso