Chirurgia e chemioterapia in paziente di TO III stadio con lesione nodulare

Buongiorno dottoressa, mia madre ha 67 anni e nel marzo 2016 le è stato diagnosticato un tumore ovarico al terzo stadio, ha subito un intervento di rimozione completo a cui sono seguiti sei cicli di chemioterapia e Avastin. Ora nel 2019 da una TAC, seguita da una risonanza, è emersa la presenza di una lesione nodulare di diametro di 2.4 cm in regione iliaca sinistra compatibile con adenopatia. Successivamente ha fatto una PET dalla quale risulta una captazione in regione iliaca sinistra con SUV 4.5. I marcatori sono negativi. Il chirurgo che la ha visitata ha proposto un'intervento ed eventualmente poi la chemio. Ma se invece facesse direttamente la chemio?

AC


Buongiorno Signora,

i dati che abbiamo oggi a disposizione suggeriscono un beneficio per la chirurgia seguita da chemioterapia rispetto alla chemioterapia da sola, specie nella recidiva tardiva unica e linfonodale, a condizione che l'intervento sia radicale e la malattia sia asportata completamente.

Per cui, salvo controindicazioni della mamma all'intervento, io seguirei il consiglio del suo chirurgo.

Cordialmente

Domenica Lorusso