Approccio in ripresa di malattia in sede sovradiafframmatica

Gentilissima dottoressa,

le ritorno a scrivere per chiedere un suo prezioso parere. A seguito di un repentino rialzo del ca 125 di mia moglie (valore 504) in quaranta giorni, l'oncologo che  l'ha in cura ha prescritto una pet/ tac total body la quale ha dato il seguente risultato:

1) lieve ispessimento della pleura diaframmatica e parieto-basale sinistra con stria con stria fibrotica pleuro-parenchimale in teritorio lingulare da monitorare nel tempo (TAC)

2)Disomogenea tumefazione linfonodale (diametro max 18 cm.) iperaccumulo del tracciante a livello della regione pleurica basale sinistra in zone celiaca con; sub centimetriche ( 6 mm.) nodulazioni linfonodali in sede intercavoaortica a ridosso clip metalliche ed in sede paracavale anteriore e posteriore (TAC). La pet ha evidenziato un iperaccumulo del tracciante a livello della regione pleurica basale sinistra ( 7.0) e della regione celiaca (3.6).

L'oncologo ci ha confermato una minima ripresa della malattia e allo stesso tempo ha interrotto il 19° trattamento del Bevacizumab proponendoci, essendo mia moglie parzialmente sensibile al platino ( finito il 13/10/2016 ) in seconda linea i seguenti farmaci Caelyx e Trabectedina escludendo in questa fase la somministrazione dei parp inibitori considerato che mia moglie è risultata mutata al Brca1.

Mia moglie operata a residuo zero con tumore ovarico al 4° stadio attualmente sta bene e gode di ottima salute precisando che il trattamento di 1° linea l'ha sopportato abbastanza bene. La cosa che volevo chiederle considerato che trattasi di piccole recidive è possibile tentare un secondo intervento e allo stesso tempo come mai l'oncologo non vuole riprendere almeno in questa fase il carbonplatino con conseguente assunzione di parp inibitori, e se la nuova terapia proposta è abbastanza valida. La ringrazio anticipatamente.

VI


Buonasera,

purtroppo alcune sedi di malattia (sovradiaframmatiche) non consentono un approccio chirurgico per cui dobbiamo seguire la strada della chemioterapia. Discuta con il suo curante la possibilita' di rifare subito il platino per poter ricevere olaparib successivamente con la tranquillita' che la combinazione trabectedina-caelyx rimane una opportunita' anche per il futuro per la signora in quanto puo' essere somministrata anche dopo successive linee di terapia.

Cordialmente

Ketta Lorusso