Presentata a Roma la Carta Universale del Tumore Ovarico
“Il tumore ovarico deve diventare una priorità universale cosi che il crescente impatto della neoplasia e la sfida per cure migliori possano essere riconosciuti ed affrontati ad livello mondiale, nazionale e locale”.
Si apre con queste parole la Carta Universale del Carcinoma Ovarico presentata a Roma da World Ovarian Cancer Coalition l’11 settembre scorso nell’ambito del Congresso Internazionale di Ginecologia Oncologica (IGCS).
Acto è tra i Champions della Carta, che supporta con i suoi progetti dedicati alle pazienti e visibili in inglese al link oppure scaricabili in versione italiana: il progetto Ricerca in-Acto e il progetto Movimento e Salute

6 grandi obiettivi

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Diventare una priorità universale è il primo dei 6 grandi obiettivi che la Carta Universale propone, obiettivi il cui raggiungimento consentirà di garantire le migliori possibilità di sopravvivenza e la migliore qualità di vita a tutte le donne colpite da tumore ovarico in qualunque Paese esse vivano. Gli altri sono:

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Una diagnosi tempestiva. E’ il secondo degli obiettivi da raggiungere perché a livello mondiale, ancora oggi, una donna prima di avere una diagnosi di tumore ovarico deve attendere in media 6 mesi dalla scoperta dei primi sintomi.

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Le migliori cure possibili. E’ il terzo obiettivo da raggiungere perché tutte le donne nel mondo devono poter accedere alla chirurgia, alla terapia medica e agli studi clinici che offrono loro le migliori possibilità di sopravvivenza e di qualità di vita.

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La storia familiare. La possibilità di accedere in modo appropriato e tempestivo ai test genetici e alla consulenza genetica è il quarto obiettivo universale. Per le donne con storia di tumore ovarico e di altri tumori di origine genetico-ereditaria (quali il tumore del seno, del pancreas, della prostata, dell’utero e del colon) è importante essere sottoposte a test genetico sia per accedere a cure personalizzate sia per determinare se anche i propri familiari sono a rischio.

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Miglioramento dei dati. E’ il quinto obiettivo e riguarda i dati su cui si basano le strategie di prevenzione e di cura. Per garantire i migliori risultati questi dati devono riflettere le diversità che caratterizzano le popolazioni delle varie nazioni. E’ noto infatti che la componente geografica ed etnica influisce sull’incidenza della neoplasia ovarica e sulla sopravvivenza delle pazienti. Pertanto è molto importante avere dati più precisi sui diversi tipi di cancro ovarico e una maggiore eterogeneità tra le partecipanti agli studi clinici.

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Informazione e sostegno. E’ l’ultimo obiettivo il cui raggiungimento garantisce ad ogni donna l’accesso ad informazioni corrette e a un sostegno di qualità nella propria lingua perché ciò le aiuta a convivere meglio con la malattia.
La Carta può essere utilizzata da chiunque desideri sostenere la causa del carcinoma ovarico e voglia dare voce al bisogno di miglioramento nel proprio Paese, impegnandosi a diffonderla e farla conoscere e registrandosi come Supporter a questo link
Sul Powerwall della Carta a questo link la si può firmare cliccando sul bottone "SIGN" in alto a destra e scegliendo l'opzione "individual" o, se si è associazione che non ha ancora firmato, l'opzione "organizzazione". Si può anche condividere cliccando sul bottone "SHARE" sempre in alto a destra.
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