2015

Terza Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico - 8 maggio 2015

Nel Mondo

Venerdì 8 maggio, 107 associazioni pazienti di 31  Paesi nel Mondo (rispettivamente il 68% e il 19% in più rispetto allo scorso anno)  hanno celebrato  la 3a Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico con una grande campagna web che, con lo slogan “Legami indissolubili,  ha invitato  tutte le donne del mondo a postare foto e messaggi di solidarietà con le centinaia di migliaia di pazienti che stanno combattendo contro il tumore ovarico, la neoplasia ginecologica a peggior prognosi nel mondo occidentale.

Le due principali attività della campagna hanno avuto un ottimo riscontro: sono state inviate 5880 e-card in totale (+42% rispetto al 2014) delle quali ben 271 dall'Italia, in quarta posizione,  e sono state inviate all'organizzazione da tutto il mondo 287 foto (contro un obiettivo di 200) che sono state utilizzate per il video istituzionale della campagna #Unbreakable bonds (vedi sotto).

Grandi risultati anche sui social che nella sola giornata dell'8 maggio hanno avuto 76000 visualizzazioni del post della gioranta, con 9210 likes mentre su Twitter 1238 follower hanno interagito con l'account WOCD. 

In Italia

In Italia questo importante appuntamento  è stato celebrato su tutto il territorio nazionale, con  una serie di convegni e iniziative per fare luce sulla malattia. Il focus maggiore si è incentrato sul rischio genetico ereditario , un argomento di grande attualità dopo la rivelazione di Angelina Jolie di esserti sottoposta ad annessiectomia bilaterale profilattica perché portatrice di una mutazione dei geni BRCA che le aumentava il rischio di tumore ovarico di oltre l’80%. 

Milano 

A Milano,se ne è parlato all’Istituto Mario Negri di Milano, nel convegno  Tumore Ovarico: nella genetica il futuro della prevenzione e della cura, dedicato ai test genetici  BRCA che si stanno rivelando molto importanti sia ai fini della  prevenzione nelle donne sane che della terapia nelle donne già colpite del tumore ovarico. Infatti il 15-25 per cento dei tumori ovarici sierosi ad alto grado sono causati dalla mutazione dei geni BRCA.

All’incontro, realizzato con il supporto di Astra Zeneca , hanno partecipato in qualità di relatori, accanto ai ricercatori del Mario Negri Maurizio D’Incalci e Sergio Marchini, gli oncologi Nicoletta Colombo (IEO Milano), Francesco Raspagliesi (INT Milano), Angelo Paradiso (INT Bari) e la genetista Siranoush Manoukian (INT Milano) ed è intervenuto in chiusura Walter Bergamaschi, Direttore Generale Sanità Regione Lombardia.

Nicoletta Cerana, Presidente Acto onlus, ha aperto il convegno illustrando i dati di una ricerca Doxapharma/Acto onlus  secondo la quale  il 62% delle donne italiane non sa che la predisposizione genetica ereditaria è uno dei principali fattori di rischio del tumore ovarico perché i medici non ne parlano abbastanza (solo il 24% delle donne riceve informazioni specifiche) e il 72% non conosce i test genetici BRCA.

L’argomento è stato quindi  affrontato  dal punto di vista della terapia chirurgica, della terapia  medica e  della  prevenzione  ( leggi  le relazioni degli esperti  scaricabili a piè di pagina) e si è chiuso con l’ intervento di    Walter  Bergamaschi, Direttore Generale Sanità della Regione Lombardia,  che ha informato  che per il futuro  il piano sanitario regionale punterà su una sempre maggiore integrazione tra  clinica e prevenzione  così da  garantire  la presa in carico del paziente  non più per singola prestazione, ma all’interno di un più ampio  percorso diagnostico/terapeutico  che deve  prevedere prestazioni erogabili  in base al loro valore, cioè alla loro efficacia e appropriatezza. In tal senso le donne sane ma ad aumentato rischio di tumore ovarico  perché portatrici di una mutazione dei geni BRCA dovranno poter  accedere al test genetico in regime di esenzione.

Vedi i video delle presentazioni:

     

  

Scarica le presentazioni dei relatori in pdf oppure guarda il video

  Nicoletta Cerana: Tumore ovarico e rischio genetico: ma cosa  ne sappiamo? 

  Nicoletta Colombo: Cosa significa per una paziente affetta da tumore ovarico avere una mutazione genetica

  Siranoush Manoukian: Test genetici: come supportare e informare pazienti e familiari

  Sergio Marchini: Importanza delle mutazioni genetiche nel tumore ovarico

  Angelo Paradiso: Mutazione e rischio genetico nei soggetti sani: implicazioni

  Francesco Raspagliesi: Cosa significa per una paziente affetta da turmore ovarico avere una mutazione genetica - la chirurgia

 

Roma

A Roma, l’8 e 9 maggioil Policlinico Gemelli ha organizzato, sotto la direzione del prof. Giovanni Scambia, l’incontro scientifico “Ovarian Cancer Day: toward individualized treatment” e inaugurato  un nuova unità day hospital dedicata al tumore ovarico. Nella giornata è stata annunciatala nascita di Acto Roma, la nuova associazione pazienti presieduta da Maria Pia Sette che si unisce alla rete Acto onlus. 

  Scarica il programma

 

Napoli 

A Napoli l’8 e 9 maggio il prof. Stefano Greggi  ha coordinato  “Uniti contro il tumore ovarico”, una due giorni organizzata dall’Istituto Nazionale dei Tumori – Fondazione Pascale.

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Bari

Il 12 maggio a Bari  all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II si è tenuto  tiene l’incontro “Novità nel trattamento del carcinoma ovarico“ coordinato dal prof. Gennaro Cormio.

Inoltre,   Acto onlus e Acto  Bari, con il supporto di Roche, hanno presentato  in Piazza della Libertà “Scatti di energia: insieme contro il tumore ovarico”, la mostra fotografica itinerante con i  ritratti degli 11 personaggi famosi che hanno accettato di sostenere la causa di Acto facendosi ritrarre con un messaggio di sensibilizzazione sulla malattia.

La serata del 14 maggio  le celebrazioni della giornata mondiale si sono concluse con una coinvolgente serata musicale.

  Scarica il programma del convegno "Novità  nel trattamento del carcinoma ovarico"

   Scarica il programma della serata musicale