Rucaparib: nuovo parp inibitore per tutte le pazienti

C'è una novità importante nel panorama clinico italiano per il trattamento del carcinoma ovarico avanzato.
L'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), infatti, ha dato di recente il suo via libera a Rucaparib, un nuovo farmaco della classe dei PARP-inibitori, che si affianca a Olaparib e Niraparib e che è utilizzabile nel trattamento di prima linea non solo dei tumori ovarici sierosi e di alto grado ma anche dei tumori ovarici a cellule chiare e a quelli epiteliali misti.
Questo terzo Parp Inibitore si è rivelato efficace in tutte le donne indipendentemente dalla presenza di mutazioni BRCA o HRD e, rispetto agli altri Parp inibitori esistenti, sarà prescrivibile per 2 anni come terapia di mantenimento nelle donne con tumore al 3° stadio che rispondono alla chemioterapia e senza residuo di malattia.
“Con l’arrivo di questo nuovo farmaco aumentano le opzioni di cura a disposizione dell’oncologo che può scegliere fra 3 possibili terapie di mantenimento: i Parp inibitori da soli, gli antiangiogenetici da soli o la combinazione di antiangiogenetici più parp inibitori – ha dichiarato Domenica Lorusso, Direttore Ginecologia Oncologica Humanitas Pio X e Professore Ordinario presso Humanitas University.
La terapia di mantenimento oggi è diventata uno standard di cura molto importante che si aggiunge ai due cardini del trattamento che sono la chirurgia - effettuata all’esordio della malattia o dopo 3 cicli di chemioterapia - e la chemioterapia.