HPV: Acto Italia firma Memorandum d'intesa

Eliminare in Italia tutti i casi di cancro provocati dall’HPV è un obiettivo raggiungibile a patto che le istituzioni nazionali si mobilitino per far raggiungere le percentuali di vaccinazioni e screening richiesti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Per questo il 14 marzo a Roma ACTO Italia insieme alle associazioni e fondazioni Incontra Donna, Umberto Veronesi, FAVO, Cittadinanzattiva, ThinkYoung, CNG, LILT ha sottoscritto il memorandum d’intesa con cui è stata chiesto alle istituzioni un’azione formale di intervento contro le malattie HPV correlate. Il memorandum rappresenta un passo avanti rispetto al Manifesto già firmato dalle stesse organizzazioni e presentato lo scorso anno.

Si ringrazia IncontraDonna per l'utilizzo dell'immagine

L’infezione da virus HPV e le neoplasie ad essa collegate sono indiscutibilmente una questione di salute pubblica. Il solo il tumore della cervice colpisce ogni anno oltre 66mila donne in Europa e 3mila in Italia. Eppure, il tumore della cervice è l’unica neoplasia ginecologica che si può prevenire con il test di screening cervicale (Pap test) o eliminare del tutto con il vaccino anti HPV. Ma in Italia siamo ancora ben distanti dagli obiettivi prefissati dall’OMS che, entro il 2030, intende raggiungere almeno il 90% di popolazione femminile e maschile vaccinata e il 90% di donne sottoposte a screening cervicale. Proprio per accelerare il raggiungimento di questi obiettivi le associazioni, sottoscrivendo il Memorandum, hanno ribadito la necessità di:

1. potenziare i servizi di prevenzione vaccinale e screening

2. attivare campagne di informazione e coinvolgimento sulla prevenzione dei tumori da HPV

3. promuovere programmi di prevenzione primaria e secondaria, per garantire a tutti l’accesso in sicurezza alle opportunità del SSN

4. attivare un monitoraggio dei livelli di copertura vaccinale e screening attraverso strumenti digitali; condividere i dati tra le classi mediche e le ASL per una più efficace implementazione dell’anagrafe vaccinale digitale.

5. Approvare un piano oncologico straordinario, con misure d’urgenza per recuperare le prestazioni arretrate e coinvolgere i giovani non vaccinati