Associazioni Pazienti: alleati preziosi

 

Cosa significa sostenibilità in sanità? Con questa domanda si è aperta, al Cracking Cancer Forum 2025 di Bologna, la tavola rotonda che ha visto protagoniste le associazioni pazienti ACTO Italia, LOTO, Europa Donna Italia, Vivere senza stomaco.

Sostenibilità in sanità ha un triplice significato: economico, sociale e politico in quanto un sistema sanitario sostenibile deve promuovere un equo accesso dei cittadini alle cure, trattamenti efficaci e un’efficiente gestione delle risorse economiche destinate alla salute” ha esordito Nicoletta Cerana, presidente di ACTO Italia – Quindi sostenibilità in sanità coincide con la capacità di mantenere un equilibrio tra qualità dell’assistenza, accessibilità ai servizi e uso efficiente delle risorse, senza compromettere la possibilità delle future generazioni di ricevere cure adeguate.  Nel nostro Paese la sostenibilità è una capacità messa quotidianamente a dura prova che noi associazioni di pazienti vogliamo rafforzare. “

Le associazioni pazienti possono infatti essere un importante alleato per mantenere questo equilibrio. Un esempio viene dai tumori ginecologici. Negli ultimi anni i progressi della ricerca scientifica e medica, degli screening, della diagnosi precoce e della prevenzione primaria hanno migliorato notevolmente la sopravvivenza   in queste neoplasie che sono tra le principali cause di malattia e morte tra le donne. Tuttavia, questi progressi hanno reso più complicati i percorsi di diagnosi e cura.

Oggi per curare efficacemente i tumori ginecologici, sono necessari ospedali e personale medico specializzato. Gli studi più recenti mostrano infatti che le pazienti trattate in centri ad alto volume con approccio multidisciplinare e accesso alla sperimentazione di nuovi farmaci vivono più a lungo rispetto a quelle trattate in centri a basso volume.

Per questo ACTO Italia sta collaborando con clinici ed esperti per identificare i centri specializzati per la cura dei tumori ginecologici, partecipa ai tavoli regionali per la stesura dei PDTA indispensabili ad una presa in carico omogenea delle pazienti e sta lavorando sia a livello nazionale che regionale per l’inserimento nei LEA dei test genomici che stanno alla base della medicina personalizzata. Un primo grande risultato è stato ottenuto lo scorso anno da ACTO Toscana che ha contribuito all’inserimento del test HRD nei LEA della Regione Toscana che permetterà di prescrivere terapie personalizzate al 50% delle pazienti toscane con diagnosi di tumore ovarico.