Vero e falso sul tumore dell'utero

E’ il tumore ginecologico più frequente tra le donne. In Italia 133mila donne vivono con questo tumore e ogni anno si registrano più di 8mila nuovi casi. È un tumore che non ha strumenti di prevenzione o di screening e che è in espansione. Parliamo del tumore dell’utero che in Italia interessa oltre 133mila donne e che ogni anno causa oltre duemila decessi. Nonostante questi numeri preoccupanti il tumore dell’utero oggi è il tumore ginecologico meno conosciuto e molto sottovalutato. Il fatto è che intorno a questo tumore girano molte false credenze e ben poche verità.

Di questo si è parlato a giugno nell’incontro Facebook “Parliamone tra noi” dedicato appunto ai falsi miti e alle verità su questo tumore. Alla conversazione ha partecipato la dottoressa Vanda Salutari responsabile dell’Unità di Terapie Innovative per i Tumori Femminili presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.
L’esperta ha risposto alle domande più comuni. Ve le riproponiamo:
E’ vero che il tumore dell’endometrio è il tumore della menopausa? SI
Il tumore dell'endometrio, la forma più comune di tumore uterino, colpisce prevalentemente donne in post-menopausa, con un'età media alla diagnosi di circa 60 anni. Sebbene non sia esclusivo della menopausa, l'incidenza aumenta significativamente dopo i 50 anni. Pertanto, è fondamentale che le donne in questa fascia d'età prestino particolare attenzione a sintomi come sanguinamenti vaginali anomali, soprattutto dopo la menopausa, e si sottopongano a controlli ginecologici regolari.
E’ vero che il tumore dell’utero si previene con il Pap Test? NO
Il Pap test serve per il tumore del collo dell’utero, detto anche tumore della cervice. Il tumore dell’utero non ha strumenti di screening e viene normalmente diagnosticato tramite biopsia endometriale che è l'esame al microscopio di un piccolo campione di tessuto proveniente dal rivestimento dell'utero. Se effettuato ai primi sintomi consente di curare e guarire la malattia per tempo.
E’ vero che esistono molti tipi di tumore dell’utero? SI
I tumori dell’endometrio (cioè, del corpo dell’utero) vengono spesso suddivisi in tipo I e tipo II in base a caratteristiche biologiche, istologiche e prognostiche. Questa classificazione aiuta a distinguere tra forme più comuni e meno aggressive e forme più rare e più aggressive. Inoltre, oggi la malattia viene classificata anche in base ai moderni sottotipi molecolari: POLEmut, MMRd, NSMP e p53abn. Questa nuova classificazione aiuta i medici a personalizzare la malattia e a prevedere i risultati delle cure in modo più preciso.
È vero che Il tumore dell’utero può essere ereditario? SI
La maggior parte dei tumori dell'utero non è ereditaria. Solo una piccola percentuale (circa il 3%) è legata a mutazioni genetiche ereditarie (Sindrome di Linch).
E’ vero che il tumore dell’utero non dà sintomi? NO
Il tumore dell’utero nel 90% dei casi si annuncia precocemente con un sanguinamento vaginale anomalo, cioè con una perdita ematica che si presenta dopo la menopausa in qualsiasi momento o, in età fertile, fra due periodi mestruali o a seguito di un rapporto sessuale o in cicli irregolari abbondanti e più lunghi del normale.
Anche se un sanguinamento vaginale può essere sintomo di condizioni non tumorali (es. fibromi uterini, polipi endometriali, lesioni del basso tratto genitale) è di vitale importanza eseguire una visita ginecologica quando si presenta tale sintomo (soprattutto se compare dopo la menopausa).
È vero che tutti i tumori dell’utero sono aggressivi e hanno esiti sfavorevoli? NO
Il tumore dell’endometrio, se diagnosticato precocemente, presenta una prognosi molto favorevole. Secondo i dati italiani, quando la diagnosi avviene in fase iniziale (stadio I), la sopravvivenza a 5 anni può raggiungere più del 90%. Accanto ai sottotipi di tumore con prognosi molto favorevole (POLEmut) esistono alcuni sottotipi più aggressivi (P53abn).
E’ vero che nel tumore dell’utero la chirurgia elimina tutti il rischio di recidiva? NO
Sebbene la chirurgia sia un passo fondamentale non elimina completamente il rischio di recidiva. La probabilità che il tumore si ripresenti dipende da molti fattori quali lo stadio, il grado, il sottotipo molecolare, così come da trattamenti non appropriati. Per questo va curato negli ospedali specializzati nella cura del tumore dell’endometrio.
Il tumore dell’utero a basso rischio può essere curato con la sola terapia? NO
La chirurgia è il trattamento più efficace perché svolge un ruolo cruciale nel processo di di stadiazione, cioè di determinazione dell'estensione di una malattia, di valutazione della gravità e di guida delle scelte di cura.
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