Petra De Zanet, Presidente Acto Triveneto

Sono Petra De Zanet, nata a Brunico ma residente a Treviso da sempre.

A 51 anni dopo ben 6 mesi di esami, visite per il gonfiore di due linfonodi sottomandibolari, finisco al pronto soccorso perché improvvisamente mi trovo con l’addome invaso di liquido, 8kg di peso da non riuscire a fare nessun movimento. 
Ecografia addome per la comparsa di liquido ascitico con Pet-Tac di urgenza. La mia vera storia inizia qui. 
È il tre marzo 2021, Tumore Ovarico e doppia neoplasia di alto grado ai linfonodi collo, la notizia mi ha destabilizzato. Lì in quel letto d’ospedale, sola, mi chiedevo, e ora? I miei figli, gli amici, come glielo dico?
Con le lacrime che scendono inizio a scrivere i primi messaggi, ai miei figli e all’amica del cuore. Squilla il telefono, arriva uno dei miei due  figli, il maschio: “Mamma devi avere la tua forza di sempre, vedrai guarirai, ne sono sicuro”. Poi arriva la telefonata dall’amica del cuore, e anche lei mi dice che non devo abbattermi proprio ora ma devo sconfiggere il male con tutta la mia forza perché guerriera lo sono sempre stata. Da lì prendo una forza tale da dimenticare il momento della diagnosi e iniziano i primi interventi con esami istologici che arrivano dopo 20 giorni. Le infermiere di reparto mi accompagnano nell’ambulatorio della ginecologia dove il primario mi comunica che sono positiva al BRCA2. Non sapevo nemmeno cosa fosse, mai sentito parlare prima di allora. “Lei signora è geneticamente mutata, le è stato trasmesso nel suo DNA“. Se lo avessi saputo prima, ora non sarei qui con un Tumore Ovarico al penultimo stadio.
La mia testa inizia ad elaborare e inizio a ripetermi “io devo fare qualcosa”, devo aiutare altre donne, nessuna altra donna deve trovarsi mai più nella mia stessa situazione, devo informare i giovani per il virus HPV, tutti sembrano conoscerlo ma ancora pochi sanno con che “nemico” femminile e maschile abbiamo a che fare. I rischi: il virus è collegato a oltre il 90% dei tumori della cervice, dei tumori testa collo e di altri tumori ginecologici.
Un anno da tutto questo boomerang di diagnosi, interventi e cure, eccomi a fondare Acto Triveneto -Alleanza contro il tumore ovarico e tutti i tumori ginecologici, sostenere la ricerca, informare, pensare alla cura della persona indirizzando le pazienti nei migliori ospedali, dare voce alle donne e ai loro famigliari

Sabina Nardi, Tesoriere Acto Triveneto

Sono Sabina Nardi, e come molte altre donne, sto vivendo da qualche anno “la mia vita parallela” da paziente dell’onco-ginecologia, iniziata il 10 dicembre 2019 dopo il risveglio da un intervento di chirurgia radicale per neoplasia all’ovaio.
Cosa intendo per “vita parallela”?? la diagnosi di tumore ovarico ti stravolge la vita sia fisicamente che psicologicamente. Continui a vivere la tua quotidianità consapevole però di non viverla più come prima, né con te stessa né con il resto del mondo. La tua visione delle cose belle e brutte, importanti o meno, cambia e di ciò ti rendi conto fin da subito. I tuoi progetti, le priorità, le relazioni personali e professionali vengono sconvolti.
Per fortuna la famiglia, i tuoi cari ed i veri amici, quelli restano…… quanto dolore si prova però a vederli soffrire per te.
Ogni tanto ti affacci al mondo a cui appartenevi prima della malattia e poi ritorni in quello “parallelo” fatto di paure, apprensioni, terapie, dolore, menomazioni.
Tuttavia, inattesa, cominci a sentire fame di vivere appieno e subito i momenti più emozionanti delle tue giornate, le opportunità più belle e le relazioni più care, senza preoccuparti troppo di selezionare con cura ciò che ti fa stare bene da ciò che invece era solo parvenza o formalità.

Ho accettato con grande entusiasmo e senza alcuna esitazione la proposta della Dott.ssa Oncologa Grazia Artioli, Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, di entrare a far parte di questa forte alleanza tra pazienti e medici oncologi e ginecologi, onorandomi di essere tra i soci fondatori della neo costituita ACTO TRIVENETO ETS,  mettendo così a disposizione dell’associazione la mia lunga esperienza professionale di Manager del settore turistico-alberghiero nonché di collaboratore in associazioni professionali e civiche, attive nel territorio dove risiedo. Vivo questa esperienza in ACTO Triveneto come una missione senza se e senza ma, con l’obiettivo, attraverso la mia testimonianza di paziente, di sostenere ed alimentare la ricerca, una corretta informazione sulla malattia e di scongiurare l’isolamento nel quale ogni paziente può cadere.
Il tumore ovarico è una malattia subdola, nella maggior parte dei casi grave perché preventivamente non diagnosticabile, asintomatica, che non offre molte mediazioni ma che prima o poi cederà alla ricerca scientifica e alla forza di questa ALLEANZA!