PREVENZIONE

FATTORI DI RISCHIO

Nel tumore della cervice, il principale fattore di rischio è l’infezione da papilloma virus. Questa infezione nel 90% delle donne viene eliminata nell’arco dei due anni. Ma vi sono altri fattori che permettono che il virus HPV persista nell’organismo e possa evolvere in cellule precancerose e poi in cancro e sono:

Fumo

Altre infezioni come Herpes e Clamidia

HIV e immunosoppressione post-trapianto

Avere più figli

Più partner sessuali e primo rapporto in giovane età

Storia personale di altri tumori (ginecologici e non)

Storia familiare di tumore della cervice

Età avanzata

FATTORI DI PROTEZIONE

La buona notizia è che il cancro della cervice si può prevenire. Innanzitutto con lo screening, utilizzando sia il PAP test che l’HPV-test, che lo sta gradualmente sostituendo. 

Il PAP test serve a rilevare la presenza di cellule precancerose (displasia) o cancerose.  Viene eseguito a partire dai 25 anni e ripetuto ogni 3 anni fino a 60/65 anni. Nelle donne anziane può essere sospeso dopo tre risultati negativi. Va invece eseguito su donne anziane che non lo hanno mai fatto perché sono più a rischio di cancro cervicale.

L’HPV-DNA test è un test che individua la presenza di DNA virale nelle cellule epiteliali della cervice uterina. Si esegue come il PAP test. Serve a rilevare la presenza di HPV ad alto rischio tumorale. Viene eseguito ogni 5 anni in caso di esito negativo a partire dai 30 anni di età fino ai 64 anni.

L’HPV-DNA test ogni 5 anni sta gradualmente sostituendo il PAP test perché le evidenze scientifiche hanno dimostrato che sopra i 30 anni  ha un migliore rapporto costo-beneficio.

Cosa fare in caso di HPV test positivo

Se il test HPV risulta positivo la donna dovrà sottoporsi a un Pap test che quindi diventa un esame di completamento (chiamato anche test di triage), perché seleziona le donne che hanno modificazioni cellulari e che devono fare la colposcopia. Se invece la citologia non presenta alterazioni importanti la donna ripeterà il test HPV dopo un anno.

Dai 25 a 30 anni l’esame di riferimento rimane il Pap test da eseguirsi ogni tre anni. Questa scelta è dovuta al fatto che in giovane età la probabilità di avere una infezione da HPV è molto alta senza che questa assuma una importanza clinica. Se non è presente HPV (risultato negativo per HPV), la donna può tornare allo screening regolare ogni tre o cinque anni. 

Va ricordato che PAP test e HPV test non valgono come screening per altri tumori ginecologici come i tumori ovarici, uterini, vaginali o vulvari. Quindi, anche con uno screening cervicale regolare, è importante consultare un medico per qualsiasi segno o sintomo anomalo.

Vaccinazione e prevenzione

Il vaccino contro il papillomavirus umano HPV rimane lo strumento più efficace per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, ma, non coprendo tutti i ceppi oncogeni conosciuti, lo screening continua ad essere fondamentale anche nelle donne vaccinate.

Per saperne di più sulla vaccinazione HPV vai al link