Tac o RMI whole body?

Egr. Dott.Peccatori,

mi chiamo Margherita, ho 53 anni e sono una malata oncologica. Le illustro la mia situazione: sono già stata operata 3 volte per tumore a cellule della granulosa adulta, iniziato nel 2006 con asportazione ovaio dx ,nel 2010 annessiectomia totale e, a ottobre 2014,  asportazione milza e piccola neoformazione sul fegato. Poiché mi è stato spiegato, e da come poi si sono presentate le metastasi, l’unico sistema per monitorare questo tipo di tumore,sono la TAC o RM,in quanto nè i classici marcatori e né la PET sono in grado di rilevare e, come suggerisce l’oncologo, sarebbe bene sottopormi ogni 6 mesi, sono a chiederle: la TAC o la RM si equivalgono? Per il controllo periodico (ogni 4 mesi) mi era stata prescritta una TAC, io di mia iniziativa ho deciso di sottopormi a RM total body presso IEO, questo ha dato esito negativo, ma al controllo che ho appena eseguito mi hanno detto che sarebbe stata più indicata una TAC. Questo mi mette in ansia e le chiedo:  se la RM dà esito negativo posso essere comunque tranquilla? I marcatori sono tutti nella norma tranne Ormone Antimulleriano che dà 0.32 (vr. <0.14).

La ringrazio per la sua attenzione e spero in una risposta.

Marghy 1962


Gentile Margherita,

TAC e whole body MRI si sovrappongono per quanto riguarda la valutazione su linfonodi, osso, polmone, ma la MRI non dà radiazioni ionizzanti, a differenza della TAC. Per il fegato, l'aggiunta del contrasto alla TAC o alla MRI migliora la sensibilità dell'esame.

Non è però necessario eseguire esami total body troppo spesso. La sede di recidiva del tumore a cellule della granulosa è per lo più intraperitoneale, per cui basta l'ecografia addominopelvica ogni 4 mesi e la TAC una volta ogni 12 mesi. Quale marcatore tumorale si può utilizzare l'inibina B.

Un caro saluto

Fedro Peccatori