Recidiva di carcinoma ovarico siero papillare III stadio C

Salve,  a marzo 2013 mi hanno diagnosticato un carcinoma ovarico siero papillare al 3 stadio C,  ho fatto 3 cicli di chemio con carboplatino e paclitaxel intervento chirurgico giorno 11/07/2013 isterectomia totale, annessiectomia bilaterale, esportazione peritoneo diaframma, omentectomia, linfoademectomia pelvica,  altri 3 cicli di chemio ultimo ciclo 30/9/2013 seguita presso l'azienda ospedaliera Garibaldi Nesima di Catania, s.c. di oncologia ultimi marker  tumorali fatti il 05/11/2014 97.5 u/ML, la Tac con contrasto, fatta il 14/11/2014 rileva recidiva della malattia nel fegato, compaiono formazioni nodulari mm 50, la milza divol normale lesione nodulare mm23, multiple formazioni nodulari ad impianto peritoneale in sede subfrenica più numerose e voluminose sinistra ed a livello di regione sottoepatica e del fianco sinistro, linfonodi infracentimetri in sede iliaca interna biaterale sinistro prevalenti, assente versamento libero intreperitoneale.

Domanda: considerando questo quadro clinico, mi chiedo: E' opportuno un nuovo intervento chirurgico, considerando che il tumore è stato resistente al carboplatino e pactitaxel? Quali sono i nuovi farmaci chemioterapici che considerando la loro tossicità si possono prendere in considerazione per avere una speranza?!!  Inoltre desidererei sapere il centro di eccellenza per la cura del tumore ovarico, quale? quali sono i medici esperti che potrei contattare? Grazie aspetto vs. risposta. 

Sab 71


Gentile signora,

Se ho compreso bene quanto lei ha scritto, la sua malattia si è ripresentata a novembre 2014 mentre lei ha terminato la chemioterapia a settembre 2013 per cui le ha una recidiva platino sensibile e non resistente. In questo caso l'opzione chirurgica può essere presa in considerazione se si ha una ragionevole probabilità di asportare completamente la malattia cosa che mi sembra un po' complicato da come ho potuto vedere la tac. Per cui la scelta più ragionevole mi sembra quella di riprendere una chemioterapia a base di platino in combinazione a caelyx, taxolo o gemcitabina oppure con l'aggiunta, cosa che io le consiglio dell'antiangiogenetico bevacizumab in combinazione a carboplatino e gemcitabina. Spero di esserle stata d'aiuto in qualche misura

Cordialmente

Ketta Lorusso