Quali terapia in paziente che ha sviluppato resistenza ai farmaci chemioterapici?

Dott.ssa buongiorno,

nel caso che riguarda mia mamma (81 anni, stadio 3b-3c, sieroso papillare alto grado) registriamo alla TAC, dopo 4 cicli di carboplatino/paclitaxel, la pressochè invarianza della malattia in volume e lesioni circostanti (lieve aumento) e i medici del DH prefigurano una forma di resistenza (al Platino? Al Taxolo?). E' nota la casistica e qual è se c'è la terapia alternativa a livello di protocollo? I medici del DH stanno valutando ma intendevo documentarmi in vista del colloquio: nelle linee guida dell'AIOM non ho saputo orientarmi in merito. Grazie

GC


Buonasera, 

Purtroppo il 30% circa delle nostre pazienti è resistente al platino. Sono situazioni che rendono la possibilità di rispondere anche ad altri trattamenti un po’ inferiore rispetto alle pazienti in cui la malattia si manifesta a maggiore distanza dalla fine della chemioterapia di prima linea. In questi casi se ci sono protocolli sperimentali è sempre la scelta migliore per la paziente, in caso contrario la signora verrà trattata con farmaci che hanno un meccanismo d’azione diverso dal platino e dal taxolo tri settimanale con i quali si spera di superare la resistenza che le cellule tumorali hanno in questo momento alla terapia.

Cordialmente 

Ketta Lorusso