Platinoresistenza

Gentile Dottoressa,

Novembre 2011 ho scoperto di avere un carcinoma ovarico sieroso bilaterale, dopo un intervento di ripulitura ho fatto sei cicli di carboplatino e taxsolo e bevacizumab. sembrava andasse tutto bene ma settembre 2013 ho avuto una recidiva con il marcatore a 58 mass. mi sono operata di nuovo all'Istituto Nazionale Tumori di Milano, poi di nuovo chemio, carboplatino e taxsolo per 8 cicli, finito giugno 2014 stavo proprio bene, ma nel gennaio 2015 marcatori a 560 con attivazione di un piccolo nodulo che non era stato asportato, 3 cicli di carbo e gemcitabina, poi il marcatore che era sceso ha ricominciato a risalire, la tac di controllo era poco leggibile, cambio di chemio caelix dopo tre cicli il marcatore è sceso a 130 ma la tac non va tanto bene. Abbiamo deciso con l'oncologa di fare altri tre cicli di chemio e poi rifare la tac per poi valutare il tutto. Ho anche il brca1 modificato. Secondo lei ci puo essere possibita di fare un altro intervento di ripulitura o magari seguitare a fare le chemio? mi scusi se sono stata un po' lunga, la ringrazio si da ora.

ER


Buonasera signora

da quello che capisco dalla sua mail la malattia ha assunto le caratteristiche biologiche di tumore resistente al platino e l'utilita' della chirurgia in questo caso e' molto discussa e limitata, se non per finalita' palliative cioe' legate alla risoluzione di un sintomo. Continuerei con la chemioterapia e esplorerei la possibilita' vista la mutazione di entrare in protocolli sperimentali con inibitori di parp.

Cordialmente

Ketta Lorusso