2018 - Partita su Facebook la seconda stagione della campagna di informazione sul tumore ovarico ereditario e sul test genetico BRCA

L’8 maggio 130 associazioni pazienti di 50 Paesi celebrano la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico che ogni anno accende i riflettori sulla neoplasia ginecologica a peggior prognosi.

In vista  della ricorrenza,  Acto onlus  lancia sulle proprie pagine Facebook la seconda stagione della campagna di informazione  “Io scelgo di sapere: tumore ovarico e BRCA, l’informazione che ha cambiato la mia storia”.

I tumori ovarici di origine genetico ereditaria sono un quarto di tutti i tumori ovarici e sono gli unici che i familiari sani (maschi e femmine)  delle pazienti BRCA mutate possono prevenire scegliendo di sottoporsi al test  BRCA. Un semplice prelievo del sangue intercetta la mutazione ereditaria e, per la prima volta nella storia di questa grave malattia, permette a chi risulta BRCA mutata di  prevenire questo tumore adottando le più opportune strategie di sorveglianza e di riduzione del rischio. Non solo: attraverso il test genetico effettuato alla prima diagnosi, le pazienti portatrici di questa mutazione  possono  accedere alle nuove terapie personalizzate a base di Parp inibitori.

Quindi scegliere di sottoporsi al test BRCA significa sia scegliere di essere curate meglio sia poter prevenire l’insorgenza della neoplasia. 

La seconda stagione della campagna  “Io scelgo di sapere”,  che Acto onlus propone sul sito www.actoonlus.it   in occasione dell’8 maggio,  è nata proprio per sensibilizzare le donne sull’importanza di questa scelta con video, schede informative, consigli e pareri degli esperti e tante  storie di pazienti. Inoltre tutti i commenti e le storie affidate alla pagina Facebook  andranno a comporre un video celebrativo della 6° Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico.

Il tumore ovarico è il 6°sesto tumore più diffuso tra le donne ed è il più grave (60% di mortalità) rientrando tra le prime 5 cause di morte per tumore tra le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Ogni anno, nel mondo, colpisce oltre 230.000 donne e ne uccide 150.000.

In Italia circa 49.000 donne convivono con questo tumore e  ogni anno si diagnosticano 5200 nuovi casi  (dati Airtum 2017).